Dopo Francesco Mazzei, Manfredi Bosco è toccato allo chef Elio Orsara far tappa a Zumpano, presso il centro polifunzionale per l’enogastronomia, centro tra l’altro che ospita le associazioni più rappresentative del panorama enogastronomico regionale, l’Onas (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Salumi), la Fondazione Italiana Sommelier, la Federazione italiana cuochi, l’Accademia internazionale del Peperoncino, l’Accademia delle tradizioni enogastronomiche di Calabria, ed altre. ITFOOD questo progetto che parte proprio da Zumpano -Cs- prende sempre più corpo, quest’ultimo incontro ne è l’esempio, prossimamente le 15 aziende calabresi della rete saranno al “FOODEX JAPAN, International Food and Beverage Expo” è un evento speciale dedicato al cibo e alle bevande, il terzo al mondo nella sua categoria, nonché il primo in Asia e nel Pacifico. Questo evento si tiene ogni anno dal 1976 e si sta preparando per la sua 44a edizione nel 2019 per le imprese interessate al mercato asiatico. Saranno rappresentate oltre 80 nazioni, ecco perché Elio Orsara, calabrese di origine ma ormai naturalizzato giapponese, perché è lì che vive e lavora da oltre 28 anni. Chef di prestigio rappresenta il meglio della cucina italiana in estremo oriente, dove ha fatto conoscere la ricotta, le mozzarelle, i salumi e tutte le altre meraviglie della nostra terra. Sarà lui la testa di ponte del progetto ITFOOD in terra di oriente, terra che Orsara conosce ormai benissimo per vizi e virtù. Pasta, sardella, nduja, freselle, vini, formaggi ed altro conquisteranno sicuramente il popolo dagli occhi a mandorla, che iniziano a manifestare interesse per questo lembo di terra, che loro ritengono ancora incontaminato e genuino. Una buona occasione per poter attrarre visitatori che sono sempre più interessati al turismo esperienziale ed enogastronomico oltre che ai borghi di Calabria, Elio Orsara lo ha detto chiaramente, il popolo giapponese non ama in genere il mare o la montagna, ma ama la storia, la cultura e la buona cucina della mamma, e questo a noi non manca.
G. Durante