Torano Castello è terra ricca e fertile di essenze. Sapienti mani continuano con amore e passione a trasformare i prodotti, custoditi in piccoli segreti e tramandati da nonna a nipote, per tradizione e convinzione. Finora, molti dei miei prodotti hanno incuriosito la mente ed il gusto, sviluppato l’immaginazione e la creatività, dato senso a valori e principi, moltiplicato e ravvivato speranze, sorrisi ed emozioni tra le persone. Il racconto degli Enotri ha permesso di arricchire l’autenticità ogni volta con qualcosa di nuovo; ad ogni racconto, ad ogni preparazione si aggiunge un’emozione, un’essenza, un valore al sentimento ed al sacrificio, rendendo il prodotto finito originale, unico, vero, buono, irripetibile. Tanti sono i prodotti realizzati, ma le crocette di fichi DOP restano il prodotto di punta nel cuore dell’azienda LE COLLINE DEGLI ENOTRI. I fichi appena sfornati sprigionano emozioni diverse ogni qualvolta li si preparano, non sono mai uguali a quelli precedenti, c’è sempre una sfumatura, un momento, un sorriso, un’emozione, un ricordo, un petalo di rosa e menta che li rende diversi. Ecco perché la parola tipico si arricchisce dell’altro aggettivo, topico, sinonimo di territorio, ambiente, luogo di origine. Tutto può diventare tipico, essere tipico. È il prodotto che crea sfumature, che rende la confezione diversa, non uguale, mantenendo sempre la preziosità nell’artigianalità.
Da tempo perseguo questa ricerca in una terra bellissima che merita di essere valorizzata ad ogni costo. Attraverso questa realtà ho appreso ancora una volta la sensibilità e la cultura di noi calabresi; le parole solidarietà, sussidiarietà, non sono slogan vuoti ma pieni di cultura e di passione. Ho studiato attraverso le tradizioni orali il cibo della gente, l’ho conosciuto a fondo, ho riflettuto e mi sono calata nei panni della verità, quella laboriosa, orgogliosa, senza sudditanza, che rifugge dagli stereotipi della Calabria piagnona e fatalista. Ho fatto mia la Calabria intellettuale, Telesio, Pitagora, Tommaso Campanella, Alvaro, Repaci, Cilea.., quelli che dettavano i ritmi e le usanze alla terra e la facevano propria. La Calabria nata dalla Magna Italia (da re Italo, re degli Enotri), che ha raccolto le idee e le usanze praticate e raccontate dagli Enotri che ci hanno insegnato a vivere in modo sano e giusto, diventando così crocevia della grande cultura mediterranea. Elevando il valore etico e cercando di combattere a difesa della morale, dei propri luoghi e della propria cultura, la recessione del pensiero critico. Quel mancato convincimento, senza cuore e dissennato che ci ha rubato l’economia, l’anima e la cultura.
La mia filosofia del cibo non è nient’altro che il recupero all’educazione ai sentimenti e delle antiche tradizioni. Rifuggendo dal nostro modo di fare e essere, proponendo l’essenzialità fatta di profumi, racconti, saperi e sapori sotto il nostro cielo, legata agli eventi storici e filosofici, una sorta di antropologia del gusto calabro.
“È mio desiderio convincere gli abitanti dei paesini del territorio calabrese, e non solo, che ormai stiamo diventando l’ombelico del mondo e i paesi possono diventare i luoghi dell’alta qualità della vita, quella Slow, Conviviality and Oenotrian food, del buon mangiare e dalla vita a misura d’uomo”.
Dott.ssa Maria De Cicco