Si è svolta lo scorso sabato 11 dicembre la prima assemblea degli iscritti, dopo l’insediamento del nuovo Consiglio dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Cosenza che resterà in carica nel quadriennio 2021-2025.
Oltre alla presentazione dei Consiglieri e alle deleghe loro affidate è stata presentata l’analisi dei fabbisogni formativi che l’Ordine pianificherà nell’immediato futuro tra seminari, giornate studio ed eventi di approfondimento. L’Assemblea ha visto la partecipazione di molti dei suoi 301 iscritti, molti dei quali collegati online. A seguire, un partecipato e interessante dibattito su: “Le nuove prospettive dell’agricoltura e della forestazione calabrese”, con la partecipazione di rappresentanti professionali e istituzionali del mondo agricolo le cui conclusioni sono state affidate all’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo.
Assente per motivi istituzionali, il neo sindaco di Cosenza Franz Caruso ha voluto successivamente incontrare il presidente dell’Ordine Michele Santaniello, Nadia De Iacovo, e Giuseppe Compostella, responsabili del Verde urbano e della Forestazione dello stesso Ordine per effettuare una ricognizione del verde esistente in città e nei territori limitrofi e immaginare una futura progettazione. Futura progettazione che si potrà avvalere della transizione ecologica del PNRR, che tratta di paesaggio, acqua, suolo, bosco, progetti integrati di sostenibilità ambientale e green communities. Tutte parole chiave della professione del dottore agronomo e dottore forestale.
I rappresentanti dell’Ordine degli agronomi, hanno inoltre sottolineato come sia necessario che, al censimento delle aree verdi, alla messa a dimora delle piante autoctone ed alla individuazione delle zone dove effettuare gli interventi di messa a dimora, sarà importante far seguire anche una fase di formazione degli operatori delle cooperative che si prendono cura del verde, per meglio orientare il loro lavoro, essendo fondamentale impartire indirizzi tecnici adeguati. Sempre dall’Ordine degli agronomi e forestali è poi venuta la proposta di istituire un tavolo tecnico permanente.