Oggi a Lazzaro, frazione di Motta San Giovanni, nella provincia reggina, è stato presentato il libro “Leucopetra, un paese al quale la storia ha cambiato nome” scritto da Annunziato Riggio e dedicato di suo pugno alle giovani generazioni. Una dedica che condensa e consegna gli sforzi di un’esistenza dedicata ai lavori nei campi e amore per il sapere. Perché questa è stata la vita, troppo breve, ma intensa di Annunziato (Nunzio per gli amici) Riggio; un gentiluomo che amava raccogliere notizie, su libri e fonti orali, del suo paese natio, mentre coltivava la terra e allevava animali, continuando la tradizione di famiglia. Oggi, 3 maggio, sarebbe stato il suo compleanno e famiglia, amici, conoscenti, scolaresche lo hanno festeggiato, malgrado la forzata e prematura assenza, con la presentazione del libro a cui ha dedicato una vita e la conclusione-premiazione del concorso – giunto alla X edizione – “Il linguaggio del cibo: Per non dimenticare… Archeogastronomo per un giorno”. Il concorso, ideato dall’azienda familiare Riggio, e rivolto alle scuole di primo e secondo grado, è un’altra delle iniziative partorite dalla mente brillante di Nunzio che seguiva, quasi come una magnifica ossessione, l’idea che le radici, per essere fruttifere per l’albero, dovessero essere coltivate. Bella metafora e realtà evidente, per un contadino come lui, che coltivava da intenditore, radici reali e simboliche. Al tavolo dei lavori si sono avvicendati oltre ad Enza Mallamaci, assessore alla Cultura del Comune di Motta San Giovanni, che ha fatto gli onori di casa, carissimi amici di una vita di Nunzio come Antonino Sgrò – che ha illustrato in sintesi i contenuti del libro – e Carmelo Giuseppe Nucera – Presidente dell’Associazione Culturale Apodiafazzi – che ha lanciato ai presenti lo spunto per una serie di interessantissimi progetti di marketing culturale e turistico, non solo per Leucopetra e Motta, ma per tutto il distretto geografico-culturale della Grecìa calabrese. Anche se tante azioni sono state già intraprese e sono in corso d’opera, come hanno riferito Giovanna Di Dia e Vincenza Triolo, rispettivamente presidente della Proloco di Motta e Ricercatrice e Conservatrice dei Beni Culturali. Altro interessante intervento è stato quello di Giuseppe Benedetto, membro dell’Associazione “Amici del Capicollo Azze Anca” il prodotto principe dell’azienda Agririggio e della tradizione grecanica. La premiazione delle scolaresche è stata preceduta da un articolato intervento di presentazione della ricerca in video da parte dei docenti. Alla manifestazione ha preso parte anche l’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche della Calabria che, nella persona del Presidente Giorgio Durante, ha conferito il piatto-simbolo dell’Accademia come ricordo-omaggio alla famiglia Riggio per il suo impegno a continuare la tradizione norcina grecanica e nominando Francesco e Giuseppe, eredi familiari e spirituali di Nunzio, quali Ambasciatori dell’Accademia per la tradizione enogastronomica greco-calabra.