Nel 2014, nella 26° sessione del Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma Uomo e Biosfera (MAB) dell’UNESCO svoltasi a Jönköping, East Vättern landscape in Svezia, è stata approvata l’iscrizione della Sila come 10^ Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO. Allora, con tale decisione, arrivò il primo riconoscimento UNESCO in Calabria dovuto all’ampia varietà di ambienti naturali e agli habitat che fanno della Sila un hot-spot di primo rilievo nella Regione biogeografica mediterranea e luogo selezionato da IUCN e WWF come centro di diversità vegetale mondiale.
La Riserva della Biosfera MaB “Sila” abbraccia una superficie territoriale di ben 355 mila ettari e comprende 63 comuni ricadenti nelle Province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, compresi 18 comuni il cui territorio rientra nell’area protetta del Parco Nazionale della Sila.
Il programma UNESCO (Man and the Biosphere Programme) ha come finalità ultima quella di garantire tre funzionalità dell’area MAB:
• la conservazione dei paesaggi, degli habitat, degli ecosistemi, delle specie, delle diversità;
• lo sviluppo in un’ottica di piena sostenibilità;
• la logistica a supporto dell’attività di ricerca e di formazione affinché la riserva della biosfera possa diventare un modello di buone pratiche da emulare, anche al di là delle sue stesse frontiere geografiche;
Le Riserve sono siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione ambientale, e, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali, alla conservazione e all’uso sostenibile delle risorse.
Foto Gandolfi
Dal 2014 ad oggi molti progetti concreti sono stati realizzati dal Parco Nazionale sul territorio riguardante la Riserva, mentre dal 2022 è stato avviato un percorso di riscoperta e valorizzazione della Riserva della Biosfera della Sila, finalizzato a giungere preparati all’importante appuntamento di settembre 2024, quando la Riserva della Biosfera Sila dovrà presentare il dossier di ricandidatura essendo trascorsi 10 anni dal riconoscimento e l’UNESCO valuterà se rinnovare o meno il riconoscimento per altri 10 anni.
La Riserva della Biosfera rappresenta quindi uno strumento straordinario che può legittimare le scelte in materia di sostenibilità ambientale e occasione per la tutela e valorizzazione di questo straordinario territorio.