Venerdì 31 marzo presso la sala Nova della provincia di Cosenza si è tenuta l’assemblea dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Cosenza. Dopo i saluti del Presidente Santaniello e le relazioni di Michele Librandi, Alessandro Guagliardi e Maria Munno, i lavori sono proseguiti con il convegno “Verso la nuova PAC 2023/2027”. Ha introdotto i lavori il Presidente Michele Santaniello che ha sottolineato il ruolo indispensabile dei dottori agronomi e forestali, che sono tenuti ad affrontare le nuove sfide, contenute nei 17 obiettivi definiti dall’Onu nell’agenda 2030, molti dei quali riguardano lo sviluppo sostenibile e che hanno influenzato gli obiettivi specifici della politica di coesione e della PAC. Lina Pecora, consigliera nazionale dell’Ordine si è soffermata sull’importanza dell’AKIS (Agricoltural, Knowledge Innovation Systems) sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura, per tutti i colleghi quale opportunità da non perdere per la consulenza professionale, che comporta anche attività di aggiornamento professionale, soprattutto su temi e problematiche nuove come la scarsezza di risorse idriche, affrontabili solo acquisendo specifiche competenze sinteticamente definite come Agricoltura 4.0. Il tema specifico della PAC è stato affrontato dal Prof. Stefano Ciliberti, ricercatore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli studi di Perugia, che ha relazionato sullo stato dell’arte della PAC 2023/2027 che si fonda sullo sviluppo sostenibile, Green deal (accordo verde) e Farm to fork (dal campo alla tavola) e che guarda con preoccupazione ai cambiamenti climatici e di conseguenza si impegna a ridurre le emissioni prodotte dall’agricoltura e dall’intera filiera agroalimentare mediante un programma articolato che si basa su riduzione di sprechi alimentari, produzione, lavorazione e distribuzione sostenibile. Impegno alla riduzione di antibiotici in zootecnia e riduzione dei pesticidi e aumentare le superficie dedicate all’agricoltura biologica. Il ricercatore ha illustrato iter e obiettivi ad una platea attenta e interessata che ha interagito con il relatore rendendo l’appuntamento un’importante momento formativo e di approfondimento professionale.